Come fare il calcolo dello stipendio netto partendo dal lordo in busta paga mensile alla luce dell’ultima Riforma IRPEF su aliquote e scaglioni e detrazioni da lavoro dipendenti e familiari. Il netto in busta paga rappresenta senza ombra di dubbio l’elemento del cedolino che ogni lavoratore esamina con particolare interesse ogni mese. La somma in questione altro non è che il risultato di una serie di operazioni che coinvolgono la
retribuzione lorda RAL (rappresentata dagli elementi in denaro, oltre ad eventuali beni e servizi, riconosciuti dal datore di lavoro in forza di disposizioni di legge, contratto collettivo o accordi territoriali / aziendali / individuali) e le trattenute per contributi previdenziali (destinati a finanziare soprattutto la futura pensione e il welfare) e tassazione IRPEF (dal momento che i compensi riconosciuti dall’azienda rappresentano redditi per il lavoratore). Analizziamo quindi in
dettaglio le operazioni necessarie per ottenere il netto in busta paga da pagare partendo dalla retribuzione lorda. Indice dei contenuti Il primo passaggio è individuare la retribuzione lorda RAL da cui prelevare gli importi a titolo di contributi e tasse. In tal senso si parla di “imponibile INPS” ed “imponibile IRPEF” proprio per indicare le somme su cui applicare (in percentuale) le aliquote contributive e gli scaglioni d’imposta. Il saldo finale corrisponderà infatti al compenso netto da pagare al dipendente. Nel concetto di retribuzione lorda rientrano:
Sono poi previste regole particolari a livello contributivo e fiscale per quanto riguarda altri importi, beni o servizi riconosciuti al lavoratore:
Ora passiamo a vedere gli elementi che vanno a diminuire in un modo o nell’altro la retribuzione lorda, per arrivare così al netto in busta paga. Parliamo in particolare dei contributi INPS (in particolare quelli a carico del dipendente) e dell’IRPEF che viene trattenuta e versata all’Erario dal Sostituto d’imposta una volta applicate le detrazioni e aggiunte le addizionali regionali e comunali (ove dovute). Leggi anche: Busta paga di marzo 2022, ecco come cambia e a cosa stare attenti Calcolo stipendio netto, i contributi INPSEccezion fatta per le somme esenti da contribuzione (si pensi alle indennità di malattia, maternità, infortunio sul lavoro riconosciute da INPS / INAIL), l’imponibile INPS è pari alla retribuzione lorda e rappresenta, come anticipato, l’elemento su cui calcolare:
Calcolo stipendio netto Entrambi gli importi sono versati, sotto la responsabilità dell’azienda, con modello F24. I primi, tuttavia, vengono trattenuti sulle competenze (retribuzione lorda) riconosciute al lavoratore, nell’ambito del diritto di rivalsa riconosciuto al datore di lavoro. Prima di procedere al calcolo dei contributi conto dipendente è necessario arrotondare la retribuzione imponibile all’unità di euro per eccesso o per difetto, a seconda che si tratti di una frazione inferiore o pari / superiore a 50 centesimi. Una volta arrotondata la retribuzione, sulla stessa dev’essere applicata l’aliquota – base pari al 9,19% (5,84% per gli apprendisti) destinata al Fondo pensioni lavoratori dipendenti (FPLD), eventualmente maggiorata per le aziende soggette a Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) o Fondo di Integrazione Salariale (FIS). Esempio calcolo contributi INPS in busta pagaIpotizziamo che il dipendente Caio abbia a febbraio 2022 una retribuzione lorda composta da paga base, contingenza, superminimi e straordinario notturno pari ad euro 1.850,32. L’imponibile previdenziale (arrotondato) sarà pari ad euro 1.850,00 su cui applicare la trattenuta per contributi INPS carico dipendente calcolata grazie all’aliquota – base del 9,19% cui si aggiunge lo 0,30% in quanto l’azienda di Caio è destinataria della CIGS: ==> 1.850,00 * 9,49% = 175,57 euro.
Calcolo stipendio netto, IRPEF lordaLa tassazione sui redditi di lavoro dipendente è rappresentata dall’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF), calcolata applicando aliquote percentuali differenti a seconda dell’ammontare del cosiddetto “imponibile IRPEF”. Quest’ultimo, a differenza dell’imponibile INPS, è pari al reddito in denaro ed in natura erogato dal datore di lavoro, al netto di:
Pertanto, ai fini fiscali la retribuzione imponibile è pari a: ==> Retribuzione lorda – contributi INPS c/lavoratore = retribuzione imponibile IRPEF. Dal momento che il periodo di paga è di norma mensile, gli scaglioni vigenti dal 1° gennaio 2022 (a seguito delle modifiche operate dalla Manovra 2022 approvata con Legge 30 dicembre 2021 numero 234) in base ai quali calcolare la tassazione lorda sono i seguenti:
Esempio calcolo IRPEF lorda in busta pagaTornando all’esempio di Caio, la retribuzione imponibile IRPEF sarà pari a: ==> 1.850,32 (retribuzione lorda) – 175,57 (contributi INPS a carico del lavoratore) = 1.674,75 euro A questo punto calcoliamo l’IRPEF lorda applicando, in base agli scaglioni mensili:
per un’IRPEF lorda complessivamente di 287,50 + 106,19 = 393,69 euro.
Detrazioni da lavoro dipendente e per carichi familiariLa funzione delle detrazioni d’imposta è quella di abbattere l’IRPEF lorda in misura differente a seconda del reddito complessivo ai fini fiscali del contribuente.Scopo delle principali detrazioni che impattano sul calcolo della busta paga è quello di diminuire le trattenute nei confronti del lavoratore in ragione dei costi che quest’ultimo sostiene per:
Le prime, a seguito delle modifiche apportate dalla citata Manovra 2022, a decorrere dallo scorso 1° gennaio corrispondono a:
Dal momento che il reddito complessivo è noto soltanto al termine del periodo d’imposta, il datore di lavoro, in ogni singolo mese, simula quello che sarà l’ammontare annuo delle somme percepite dal contribuente e, sulla base di questo, calcola l’importo delle detrazioni. Tra le metodologie che si possono utilizzare per la simulazione c’è quella di moltiplicare l’imponibile fiscale del mese per il totale delle mensilità di retribuzione spettanti nell’anno (ad esempio tredici o addirittura quattordici in caso di riconoscimento della quattordicesima mensilità). Esempio detrazioni in busta pagaCaio non ha familiari a carico ma ha diritto alle detrazioni da lavoro dipendente. Moltiplicando l’imponibile IRPEF del mese per tredici mensilità otteniamo: ==> 1.674,75 * 13 = 21.771,75 euro. A questo punto non resta che calcolare la detrazione annua e, successivamente, riproporzionarla per i giorni di calendario del periodo di paga in cui è maturato il reddito (nel nostro caso pari a 28 trattandosi di febbraio 2022): ==> 1.910 + [1.190 * (28.000 – 21.771,75) / 13.000,00] = 2.480,01 euro. ==> (2.480,01 / 365) * 28 = 190,12 euro. L’importo ottenuto ha lo scopo di diminuire l’IRPEF lorda ottenendo così la trattenute fiscale netta corrispondente a: ==> 393,69 – 190,12 = 203,57 euro.
Ulteriori elementi fiscaliDal punto di vista fiscale, prima di calcolare il netto in busta paga, possono presentarsi altri istituti in grado di condizionarne l’importo. Si pensi ad esempio a:
Calcolo stipendio netto 2022: un esempio pratico di busta pagaPer ottenere l’importo del netto da pagare al dipendente è sufficiente la seguente operazione: Retribuzione lorda – contributi previdenziali c/dipendente – IRPEF netta – eventuali addizionali regionali e comunali + eventuale trattamento integrativo = netto. SimulazioneAvendo ormai tutti gli elementi a disposizione calcoliamo il netto da pagare a Caio a titolo di retribuzione di febbraio 2022.
Argomenti⭐️ Segui Lavoro e Diritti su Google News, Facebook, Twitter o via email Come calcolare l'importo lordo dal netto?Su un netto di 2000 euro bisogna calcolare l'importo lordo in questo modo: 2000 / 0,80 = 2500 (compenso lordo). E per conoscere quanto vale la ritenuta d'acconto: 2500 – 2000 = 500 euro (valore netto).
Quanti sono 2500 euro lordi?Calcolo stipendio netto, IRPEF lorda. Quanti sono 2000 euro lordi al mese?Lo stipendio netto, partendo da uno stipendio lordo mensile di 2000 €, quindi, equivale a: 2000 € – 183,80 € – 440,40 € – (addizionali comunali e regionali) = 1376, 4 € (ai quali si devono detrarre le addizionali comunali e regionali).
Come si calcola l'importo lordo?A partire da tale informazione, il calcolo dello stipendio lordo annuo si effettua semplicemente moltiplicando le retribuzioni mensili lorde (RAL in busta paga) per il numero delle mensilità, comprese tredicesima e quattordicesima se previste dal contratto di lavoro.
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