Come mettere in regola una colf a ore

Stipula di regolare contratto di lavoro e comunicazione dell�assunzione a enti e organi competenti: come mettere in regola una badante

Come fare a mettere in regola la colf (signora delle pulizie)?

La procedura ufficiale 2022 da seguire e le regole da rispettare per mettere in regola una colf (signora delle pulizie) sono le seguenti: avere i documenti del lavoratore, documento di identità in corso di validità, codice fiscale e permesso di soggiorno regolare o carta di soggiorno per cittadine extracomunitarie; raggiungere un accordo verbale sulle condizioni contrattuali; stipulare e sottoscrivere regolare contratto di assunzione della colf, effettuare la comunicazione dell'assunzione della colf a Enti e organi competenti.

Sono molte le famiglie italiane che decidono di avere in casa una persona che aiuti nello svolgimento delle faccende domestiche e nella gestione della casa. L’assunzione di una colf prevede una particolare e specifica procedura da seguire e anche relativi costi. Vediamo di seguito allora come fare a mettere in regola una colf (signora delle pulizie)?

  • Procedura ufficiale 2022 mettere in regola colf
  • Cosa accade se non si mette in regola una colf

Procedura ufficiale 2022 mettere in regola colf

La procedura ufficiale 2022 da seguire e le regole da rispettare per mettere in regola una colf (signora delle pulizie) sono le seguenti:

  • avere i documenti del lavoratore, documento di identità in corso di validità, codice fiscale e permesso di soggiorno regolare o carta di soggiorno per cittadine extracomunitarie;
  • raggiungere un accordo verbale sulle condizioni contrattuali;
  • stipulare e sottoscrivere (da parte di entrambe le parti, datore di lavoro e signora delle pulizie) regolare contratto di assunzione della colf, secondo quanto previsto da Ccnl colf 2022;
  • effettuare la comunicazione dell'assunzione a Enti e organi competenti, vale a dire Inps e Inail o tramite numero verde Inps al 803164, o online sul sito inps.it (la procedura è la seguente: accesso al sito Inps, e poi Servizi al cittadino, Lavoro domestico, Iscrizione rapporto di lavoro), o rivolgendosi a Caf e patronati o al proprio commercialista.

Inoltre, se la colf viene assunta come convivente, insieme alla dovuta comunicazione a Inps e Inail di assunzione della colf, bisogna fare apposita comunicazione della convivenza alla Questura, o al Commissariato o, se mancanti nel luogo in cui si assume la colf, presso il Comune di residenza, compilando e consegnando il modulo cessione di fabbricato o il modulo di comunicazione ospitalità.

La registrazione all’Inps del contratto di lavoro della colf è importante e obbligatorio sia per essere in regola e sia per il versamento dei contributi previdenziali. Entrando, infatti, all’interno dell’area ‘Servizi per il Cittadino’ è disponibile il cassetto previdenziale per il lavoro domestico che permette di controllare costantemente lo stato dei pagamenti dei contributi e le scadenze da rispettare per pagare i contributi alla signora delle pulizie assunta e modificare eventuali dati del rapporto di lavoro.

Cosa accade se non si mette in regola una colf

La procedura ufficiale per mettere in regola una colf non è, dunque, complessa e difficile e il consiglio per tutti coloro che intendono assumere una donna delle pulizie è sempre quello di regolarizzarne l'assunzione, perchè in caso contrario si rischiano sanzioni salate.

In particolare, stando a quanto previsto dalle leggi attuali, il datore di lavoro che non mette in regola la colf rischia una sanzione da 200 a 500 euro per omessa comunicazione all’Inps e una sanzione per il mancato pagamento dei contributi Inps, a partire da un minimo di 3mila euro, che è l’importo di sanzione minima applicabile. 

Stabilire regolari contratti di lavoro e comunicare le assunzioni alle agenzie e alle autorit� competenti: come controllare i caregiver.

I lavoratori domestici sono tutti quei lavoratori che prestano il loro servizio per il funzionamento della vita familiare: badanti, colf, cuochi, bambinaie, autisti.

Come per qualsiasi altro lavoratore, l'assunzione di un lavoratore domestico necessita di una procedura a cui il datore di lavoro deve attenersi per non incorrere in pesanti sanzioni.

Reperire i documenti richiesti

Prima dell'assunzione, sia il datore di lavoro che il lavoratore devono adempiere a diversi obblighi a seconda della provenienza e della cittadinanza del lavoratore e quindi reperire la documentazione necessaria per instaurare il rapporto di lavoro.

Formalizzare l'assunzione

Dopo aver acquisito i documenti necessari per l'assunzione di un lavoratore domestico, si concordano le condizioni per stipulare in forma scritta e privata il contratto di lavoro. Il datore di lavoro è quindi tenuto a comunicare all'INPS entro i tempi stabiliti l'instaurazione del rapporto di lavoro attraverso il canale telematico, intermediari dell’Istituto o il servizio di Contact center.

Nella sezione dedicata al lavoro domestico, tutte le funzioni sono disponibili accedendo al cassetto previdenziale.

Versare i contributi

Dopo l'iscrizione di un lavoratore domestico, l'INPS apre una posizione assicurativa e invia al datore di lavoro gli avvisi di pagamento per il versamento dei contributi dovuti, in base alla paga oraria effettiva.

Il datore di lavoro ha a disposizione diverse possibilità di pagamento dei contributi, può pagare online i contributi dei lavoratori domestici e ricevere anche le notifiche delle relative scadenze. Se i contributi sono versati regolarmente, il datore di lavoro può usufruire di agevolazioni fiscali.

Modificare il rapporto di lavoro

L'INPS mette a disposizione del datore di lavoro una procedura online per la comunicazione delle variazioni del rapporto di lavoro domestico.

Il rapporto di lavoro può cessare per libera volontà del lavoratore domestico o del datore di lavoro. Nel primo caso si parla di dimissioni, mentre nel secondo caso di licenziamento. Per entrambi è necessario fornire regolare preavviso alla controparte.

Accesso alle prestazioni da parte del lavoratore

I versamenti effettuati all'INPS dal datore di lavoro consentono al lavoratore domestico italiano o straniero di accedere a una serie di prestazioni assicurative e pensionistiche.

Libretto famiglia

In caso di prestazioni di lavoro di tipo occasionale il datore di lavoro può ricorrere all’utilizzo del Libretto famiglia.

Le informazioni contenute nella pagina sono valide alla data del 24/7/2020.

Quanto costa mettere in regola una colf a ore?

Quanto costa mettere in regola una colf 9 ore settimanali? Per il datore di lavoro il costo medio mensile, comprensivo di tutto (stipendio, contributi, tredicesima, ferie tfr e la nostra gestione), per una colf a 9 ore settimanali, è di circa 330 euro.

Quanto costa una colf per 4 ore al giorno?

Il costo di una colf dall'ora dipende dallo stipendio previsto dal relativo CCNL e al Livello di inquadramento della colf. Ma in media, potremmo dire che i prezzi medi 2022 all'ora per donna delle pulizie è di circa 6,80 euro lordi all'ora. Per una colf professionista, il prezzo può arrivare anche a 10 euro all'ora.

Come pagare contributi colf a ore?

Come pagare i contributi lavoratori domestici bollettino MAV precompilato inviato dall'Inps; circuito “Reti Amiche”; online, utilizzando la modalità “Pagamento immediato pagoPA” con carta di credito o debito, con prepagata oppure con addebito in conto; Contact Center, telefonando al numero gratuito 803.164.

Quando prende una colf a ore?

La contrattazione collettiva La retribuzione oraria dei lavoratori non conviventi ammonta oggi a 5,86 euro per la colf (livello B) e a 6,93 euro per la badante (liv. CS – assistenza a persona non autosufficiente).