Cassa integrazione per colf e badanti 2022

Sono in arrivo importanti novità per i lavoratori del settore domestico nel Dpcm di aprile. Anche colf e badanti potranno beneficiare degli ammortizzatori sociali: nel caso fossero stati sospesi dal servizio o peggio licenziati, o in caso di malattia o quarantena, infatti, potranno accedere ad una sorta di cassa integrazione in deroga dalle procedure fortemente semplificate.

Ad annunciare che il governo ha allo studio apposite misure di salvataggio per buona parte di quell’esercito di circa 2 milioni di lavoratori che ogni giorno accudiscono bambini, anziani e malati, in Italia, è il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo.

800mila lavoratori in regola, 1,2 milioni in nero

Un provvedimento che troverà spazio all’interno del nuovo decreto legge di aprile su cui il governo sta cercando di stringere i tempi. Ancora in bianco l’ammontare delle risorse che si renderanno necessarie; il calcolo non è semplice, sono 800mila i lavoratori in chiaro registrati all’Inps i cui datori pagano regolarmente i contributi ma circa 1,2 milioni invece quelli totalmente in nero che per questo potrebbero essere inclusi in quel reddito di emergenza che il governo sta mettendo a punto in queste ore.

Ma i 3 mld di finanziamento di cui si è parlato in questi giorni per fronteggiare le situazioni di indigenza estreme potrebbero a questo punto, dicono i sindacati, non bastare. Quello che è certo è che il settore produce circa l’1,3% del Pil e consente allo Stato di risparmiare 6,7 miliardi per la cura e il ricovero degli anziani in struttura. Costi sostenuti dalle famiglie italiane per complessivi 7,3 miliardi di euro all’anno se si calcolano retribuzioni, tfr e contributi.

Cig in deroga con procedura semplificata

In arrivo dunque un meccanismo molto simile alla cig in deroga ma con una procedura ipersemplificata, “semplice e leggera”, non essendo le famiglie in grado di sostenere l’impatto burocratico previsto normalmente per questi ammortizzatori.
“Già oggi, comunque, i datori di lavoro possono usufruire della sospensione dei versamenti previdenziali e assistenziali prevista dal decreto Cura Italia”, ricorda ancora Catalfo.

Soddisfatti i datori di lavoro. “E’ stato un incontro molto positivo. Il ministro ci ha ascoltato dando dignità ai lavoratori di un settore spesso trascurato”, ha commentato al termine il segretario generale di Domina, Leonardo Gasparrini. Bene anche per Fidaldo.

In attesa della formalizzazione della disponibilità del governo invece i sindacati che non si sbilanciano. “Ora dobbiamo fare un passo in più, includendo tanta fragilità rimasta ai margini e costruendo certezze per tutti i lavoratori domestici”, spiega il vicesegretario generale Luigi Sbarra. In linea anche la Uil: “si deve permettere alle famiglie di sospendere la prestazione di lavoro senza dover licenziare, con un ammortizzatore sociale rapido e sburocratizzato”, chiede Ivana Veronese segretario confederale Uil.

In collaborazione con Adnkronos

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L’INPS continua la sua compagna di erogazione del bonus da 200 euro. L’istituto ha comunicato che ad agosto sono stati circa 430 mila i soggetti ad aver ricevuto il bonus tra colf e badanti. La domanda può essere presentata ancora fino al 30 settembre per i lavoratori domestici e fino al 31 ottobre per tutte le altre categorie di professionisti. Per i percettori di Naspi e Dis-coll, il bonus sarà erogato in via automatica ad ottobre. Ma entriamo di più nel dettaglio.

Bonus 200, chi può richiederlo?

Nel mese di ottobre, riceveranno i 200 euro in maniera automatica, i seguenti soggetti:

  • I titolari di Naspi e Dis-coll, purchè si siano trovati in uno stato di disoccupazione nel mese di giugno;
  • I beneficiari della disoccupazione agricola nel 2021;
  • I titolari delle ex indennità Covid previste dai decreti Sostegni e Sostegni Bis.
Cassa integrazione per colf e badanti 2022

Mentre coloro che dovranno fare richiesta entro il 31 ottobre per poter usufruire di tale bonus, sono:

  • I collaboratori stagionali con contratto a tempo determinato e intermittenti con 50 giornate all’attivo di lavoro effettivamente svolto nel 2021;
  • Gli iscritti al fondo pensione dello spettacolo che abbiano ricevuto nel 2021 almeno 50 contributi giornalieri e che quindi abbiano un reddito inferiore ad euro 35.000;
  • I lavoratori autonomi occasionali senza partita IVA iscritti al 18 maggio alla gestione separata e che abbiano versato nel 2021 un contributo mensile;
  • I collaboratori continuativi con un contratto attivo al 18 maggio e con un reddito, del 2021, non superiore ad euro 35.000;
  • I venditori a domicilio, iscritti alla gestione separata al 18 maggio e che abbiano avuto nel 2021 un reddito, derivante da questa attività, superiore ad euro 5.000.

Grazie al decreto Aiuti bis, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 185 del 9 agosto 2022, potranno richiedere tale bonus anche le persone in cassa integrazione, le lavoratrici rientrate della maternità, gli sportivi, gli assegnisti di ricerca, i pensionati dal 1° luglio 2022 e i dottorandi.

Cassa integrazione per colf e badanti 2022

Come fare domanda?

Per richiedere il bonus, bisogna fare domanda attraverso il sito Inps o con le credenziali dello Spid o con la Carta nazionale dei servizi. Dopo aver fatto l’accesso, bisogna seguire la procedura prevista per la richiesta di questo specifico bonus.

Cassa integrazione per colf e badanti 2022

Si può far richiesta del bonus anche contattando l’Inps al numero verde 80.31.64 se si chiama dal numero fisso oppure al numero 06.16.41.64 se si chiama dal cellulare. Come ultima alternativa ci si può rivolgere al Caf o al patronato.

Bonus 200 euro, arriva l’incentivo per il satellitare

Il decreto Aiuti Bis ha previsto l’introduzione di un bonus pari ad euro 50 per la installazione di un impianto satellitare. Tale bonus spetterà a tutti gli abitanti delle zone rurali e montuose dove il digitale terrestre, reso obbligatorio, è quasi sempre assente. Per fare ciò sono stati stanziati 7,5 milioni di euro.

Il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, ha dichiarato quanto segue:

Sono soddisfatto del lavoro compiuto, che darà risposte concrete alle tante richieste arrivate al Mise in questi mesi.

Tale bonus però non risulta essere ancora attivo, visto che non è stato ancora emesso un apposito decreto.

Cassa integrazione per colf e badanti 2022

Cassa integrazione per colf e badanti 2022

Laureata in Economia Aziendale e Management presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II , abilitata alla professione di Dottore Commercialista ed Esperto Contabile, iscritta presso l’Ordine professionale di Milano. Dopo 4 anni di esperienza in una delle Big4, Deloitte, sono Accounting Specialist presso Azimut Capital Management SGR SpA. Ho collaborato con alcune testate giornalistiche locali.

Diciamo che la mia vita è un connubio perfetto tra le mie 2 più grandi passioni: la scrittura ed i numeri! 🙂

Quando arriva il Bonus 200 euro alle badanti?

Colf, badanti e lavoratori domestici che hanno già presentato domanda per il bonus 200 euro entro la scadenza del 30 settembre avranno automaticamente il bonus entro la fine di novembre. Potranno riceverlo automaticamente a novembre anche i nuclei familiari beneficiari del reddito di cittadinanza.

Come richiedere il bonus 200 euro colf e badanti?

In alternativa al portale web, le indennità da 200 euro possono essere richieste tramite: il servizio di Contact Center Multicanale, telefonando al numero verde 803 164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori);

Quando arriva il bonus per colf e badanti?

A differenza di altre categorie di beneficiari citate sempre nell'articolo 19 del decreto Aiuti ter per le quali l'erogazione dell'indennità da parte dell'Inps avverrà previa presentazione di una domanda, il bonus 150 euro per i lavoratori domestici sarà erogato dall'Istituto automaticamente nel mese di novembre 2022.

Come si calcola la Cassacolf 2022?

Per gli anni 2021 e 2022 il versamento dei contributi di assistenza contrattuale a carico del datore di lavoro e del lavoratore, si quantifica nella misura complessiva di € 0,06 per ogni ora retribuita, dei quali € 0,02 a carico del lavoratore e € 0,04 a carico datore.